E via di nuovo in Sicilia, ormai questa regione mi è entrata nel cuore, dopo la prima volta in assoluto del 2004, mi intriga sempre con le sue caratteristiche, che trovo uniche:la natura, l’urbanistica e soprattutto le persone.

Dopo essermi imbarcato a Civitavecchia, la sera provenendo da Grosseto, sbarco a Palermo il sabato mattina, alle 6.30, e quindi mi reco all’appuntamento con gli Organizzatori del raduno a Siracusa, tagliando l’Isola, con l’autostrada Palermo/Catania/Siracusa.

 

Ritrovo vecchi amici e via partenza. Nei due giorni visitiamo quanto di più Barocco nasconde questa splendida isola. Al sabato visitiamo: Palazzolo Acreide e soprattutto Noto, famosa per la sua cattedrale, maestosa e con quel suo color dorato di una pietra arenaria facilmente lavorabile. Dopo aver chiuso la serata con una cena brillante, il giorno dopo partiamo alla scoperta del Barocco vero, visitando in ordine Ragusa Ibla, Modica e Scicli. Se non avete ancora visitato questi luoghi, non potete farne a meno di aggiungerli al vostro conoscere!!! La serata si conclude con un ritrovarsi a tavola, parlando di quanto visto e congratulandosi con il Club Siracusa, rappresentato da Paolo Ficara.

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La mattina dopo, Lunedi’, chiudo le valige, spingo lo starter e via si ritorna a casa, in 3 giorni  passando tutto via terra: prima una puntatina sull’Etna ( nell’occasione ammantato di neve) poi l’idea è di andare a visitare a Reggio Calabria i famosi Bronzi di Riace, a seguire attraversare il Parco nazionale della  Sila,  passare da Matera per ammirare la prima volta i famosi Sassi, ed a Salerno riprendere l’autostrada per fare rotta a Grosseto. Prima di navigarmi lo stretto, mi godo l’Etna tutto imbiancato, con il forte contrasto fra il bianco della neve, ed il nero della lava. Stupefacente.

Attraversato lo stretto  ed arrivato a Reggio Calabria, ammiro il suo splendido lungo mare, arricchito di palme stupende, arriva la sorpresa: Il Museo dei Bronzi di Riace è chiuso per riposo settimanale!!!!!!!! All’interno scorgo qualcuno, e gli chiedo come mai, visto che sul sito, non indica nessuna chiusura al Lunedi’. Per tutta risposta ricevo un: Si vede che non hanno ancora aggiornato il sito …………poichè comunque è già da più di un anno che ciò avviene. Non vi sto a dire quanto mi sono inc…..to. Gli ho urlato: ma si rende conto che ho fatto 600km per niente. Lui molto serfaico: Aspetti domani. !!!!!!!!!!

E’ l’ennesima riprova di come viene gestito il Patrimonio Italiano dei musei, un’altra conferma che qualcosa non funziona, ma per niente!!!!

Riprendo la mia Rossa, e costeggiando la costa calabra dalla parte dello Ionio risalgo fino a Crotone,dove pernotto. Il giorno dopo  qui entro dentro il Parco Nazionale della Sila e senza averlo programmato, mi ritrovo sulla strada che passa accanto al lago Ampollino, ma un’ambiente surreale mi appare d’incanto: la strada era piena di neve, e non tanto pulita, cosi’ per la prima volta mi trovo ad affrontare con la mia fida Compagna, un’elemento a noi su due ruote molto ostile. Tutto va bene, con molta attenzione, riesco anche a divertirmi per questa situazione, oltretutto mi fermo al limite del lago, e provo a camminarci sopra poichè è gelato e con qualche autoscatto immortalo la situazione. Esperienza incredibile. Giornata di sole e calda.

Dopo questo bellissimo intermezzo, scendo le pendici, per riportarmi lungo la costa, e dirigermi verso Matera, dove mi attende lo spettacolo suggestivo dei Sassi, dichiarato dall’UNESCO patrimonio mondiale.

Arrivo nel pomeriggio, e con una guida del posto (clandestina, che si propongono appena arrivi) visito con stupore i Sassi, pensate i primi insediamenti risalgono a circa 10.000 anni fa! Visito alcuni Sassi all’interno, e praticamente le persone  ci hanno vissuto ( all’interno i residenti, vivevano con gli animali, che specie d’inverno procuravano calore) fino allo sfollamento degli anni 50, voluto per legge nazionale. La mia attenzione è stata attirata  soprattutto dalla descrizione da parte della guida,  quando alla mia domanda, del perchè dormivano nei letti sospesi al soffitto, la risposta è stata: poichè sennò la notte i topi avrebbero potuto uccidere e mangiare specie i neonati!!!!!! Dario Argento ci avrebbe fatto un film di sicuro.

Dopo la visita mi rimetto in cammino, e raggiungo Salerno dove pernotto. Il giorno dopo, non prima di aver comprato come faccio quando percorro queste zone una bella quantità di Mozzarelle di Bufala, mi avvio verso casa, consapevole di aver visto un’altro spicchio della nostra splendida nazione, che ogni volta di più mi convince che dal punto di vista turistico a tantissimo da offrire, non è dietro a nessuno al mondo.