In queste ultime due settimane, dopo l’esperienza bellissima sull’Amiata, montagna di casa mia, mi sono detto perchè non andare a Castelluccio di Norcia?  Ma si cara Rossa andiamo. Come sono arrivato a questa decisione? Nelle ultime due settimane ho visto sui social le foto postate, ed erano tutte magnifiche. Lo scenario della Piana di Castelluccio, famosa per le sue lenticchie, sommersa dalla coltre nevosa, erano incredibili. E infatti non sono rimasto deluso.

Via partiamo:

decido all’andata di passare ( start Grosseto) da Siena, Bettolle, Perugia ed attraverso la Val Nerina arrivare a Norcia e da li’ salire alla Piana. A seguire il percorso

 


Circa 300km. Partito alle 8 ed arrivato alle 12.30. Temperatura di partenza +2°, fino ad arrivare sulla Piana di Castelluccio, percepita alla guida di -12°. Costeggiando Norcia, mi sono venuti alla mente le immagini viste negli anni passati dei danni fatti dal terremoto, e di cui ancora qualche traccia si intravede, non dimenticando quello che è successo in questi giorni in Turchia che attraverso i Media ci rimanda delle immagini di città distrutte con purtroppo decine di migliaia di vittime.

Dopo Norcia, si inizia a salire con dolci tornanti verso la Piana. Temevo di trovare la strada sporca di ghiaccio, ed invece per tutto l’itinerario era pulita. Questo fa onore a chi per lavoro effettua la tenuta perfetta del manto stradale. Bravi!!!!

Il panorama mentre si sale, è su tutta la vallata in cui è incastonata Norcia e poi piano piano la neve aumenta e da semplici piccole quantità, si crea un vero e proprio ” guardarail” che sembra scortarci fino alla meta.

All’arrivo del punto panoramico dal quale si domina tutta la Piana ed in lontananza Castelluccio, mi ritrovo con l’amico virtuale fino ad ieri Giampiero Pagliochini, con il quale attraverso il Social, avevamo concordato il punto di ritrovo. Puntuali e precisi ambedue!!!

Giampiero, un personaggio incredibile, mi colpisce la sua parlata e la sua capigliatura ( non che la mia avrebbe da ridire), ma quello che soprattutto precede il suo nome, sono tutti i viaggi fatti sul nostro Pianeta. Andate a curiosare sulla sua pagina social e rimarrete senza parole!!!! Per ultima, ma non per questo meno importante, la sua moto che non a bisogno di presentazioni!!!

Dopo una stretta di mano, si parte e si scende fino alla Piana. La strada sempre bella pulita, ed il contrasto della linea retta dell’asfalto scuro che solca un Mare Bianco, quasi fosse Panna Montata è suggestivo.

Dopo qualche foto, ( di cui merita una menzione particolare il Bosco a forma di Italia) arriviamo a Castelluccio. Come sempre un brulicare di persone e ahimè macchine, questo perchè se si toglie il piccolo parcheggio della piazza, per il resto è l’arte dell’arrangiarsi. Posteggiate lungo la strada, rendono il transito non agevole. Trovare una soluzione non è semplice, ma i carabinieri che erano li presenti, potevano adoperarsi per rendere la situazione migliore.

Molti gruppi di sciatori, soprattutto con le Ciaspole, per camminare sulla neve. I piccoli negozi vendono sia cibo ( vi consiglio un bel panino con Porchetta) che tutto ciò che è collegato al Tartufo Nero ( la zona ne è ricca) e poi le immancabili Lenticchie, famose in tutto il mondo.

Uno spuntino veloce con Giampiero, un saluto a rivedersi presto e poi via si riparte per tornare a casa.

Sarebbe stata mia intensione, scendere dalla parte opposta, verso Preci, Visso. Ma ahimè subito dopo pochi centinaia di metri strada bloccata ( è parecchio stretta) perchè macchine che salgono, macchine che scendono, ed in più quelle posteggiate lungo i bordi: risultato a stento sono riuscito a girarmi con la moto per ripassare da dove ero venuto. Peccato.

Comunque attraverso di nuovo la Piana, è in quel frangente il sole fa capolino, visto che all’andata il cielo era coperto. La neve da bagliori.

Per il ritorno, mi aspettano sempre circa 300km e 4h di viaggio, variando il percorso toccando dopo Norcia, Viterbo, Tuscania, Tarquinia ( dove trovo una temperatura di 16°) e su per l’Aurelia fino a casa:

Quindi circa 600km totali, 8h di guida, un paio di pieni e tanta meraviglia della natura!!!!!!!!!!

Vi chiederete abbigliamento, per affrontare i -12°? Sapendo che avrei trovato una bella temperatura rigida, mi sono ricordato dell’esperienza dell’Alaska, dove beccai una tormenta a -10.

Quindi i nostri punti deboli in moto sono le mani ed i piedi. Dentro i guanti abbondanti invernali e tecnici, un altro paio di lana fini, cosi’ da poter muovere bene le dita. Per i piedi doppio calzino ambedue tecnici e di lana.

In più per non farmi mancare niente, il gilet che con una power bank, mi riscaldava il tronco. Il resto la giacca e pantaloni invernali adeguati.

L’unico problema l’ho avuto con la GoPro, alle basse temperature le batterie si esaurivano presto ed il telecomando sul ritorno si è impallato. Comunque un po’ di materiale sono riuscito a portarlo a casa, ed a seguire troverete i 3 link che sul Canale You Tube di AlbertoeLarossa ho postato il video-racconto della giornata. Ehi iscrivetevi al canale per rimanere sempre aggiornati, basta un click!!! 

 

Grazie della vostra lettura, mi auguro sia stata interessante e simpatica da vedere. Alla prossima avventura:

ALBERTOELAROSSA